il peso della farfalla 2017
@ Alek Dobrohotov

DEBRA LIBANOS, il “passato” per le armi di Roberto Abbiati e Lucia Baldini con Roberto AbbiatiProduzione Teatro de Gli Incamminati. Auditorium Vallisa

Debrà Libanòs è un nome difficile da fissare nella memoria del nostro paese. Questa città monastica, nel lembo nord dell’altipiano etiope dello Scioà, fu oggetto di una grande strage di cristiani fra il 21 e il 29 maggio 1937. Le fonti contano un minimo di quattrocento vittime fra i religiosi, che salgono a millecinquecento, contando i fedeli. La strage viene pianificata all’indomani dell’attentato del 19 febbraio a Rodolfo Graziani, viceré dell’Africa orientale italiana. Ad Addis Abeba, due resistenti di origine eritrea, si intrufolano alla festa per la nascita del primogenito di Umberto di Savoia: lanciano granate, fuggono. Sette morti, cinquanta feriti, fra cui Graziani. La mattanza viene fissata a maggio, attorno alla grande festa di san Mikael. Vengono uccisi per primi i disabili e gli ammalati. Al mattino del 21 alcuni camion iniziano a trasferire i prigionieri a Laga Wolde. Lì vengono bendati e uccisi: gli ascari controllano che nessuno si avvicini e sparano all’orecchio dei martiri per finirli. Nel telegramma di quel giorno, Graziani si attribuisce il merito di aver «fatto passare per le armi» 296 monaci compreso il vicepriore e 23 complici: il resto non lo conta neppure. Poi telegrafa a Roma “del convento di Debra Libanos non rimane più traccia”

IL GIOCATORE Da Il giocatore di Fedor Dostoevskij

Il celebre romanzo breve fu scritto da Dostoevskji in soli 28 giorni. Fu scritto a puntate nell’urgenza di pagare i debiti che l’autore aveva contratto al gioco. In una splendida girandola di profili psicologici che si vanno via via sgretolando mentre prende il sopravvento il gusto della perdizione, Dostoevskji affonda lo sguardo sulla fame di vita che percorre i personaggi in un confronto serrato tra valori autentici e perdita di umanità. Proprio perché scritto a puntate, chiederemo ad artisti del territorio di leggerlo a puntate presso la libreria Prinz Zaum.


I puntata con Michele Cipriani e Arianna Gambaccini.

II puntata con Andrea Cramarossa e Federico Gobbi.

III puntata con Roberto Corradino.

IV puntata con Michele Altamura e Gabriele Paolocà.


ORLANDO. LE PRIMAVERE da Virginia Woolf di Silvia Battaglio con Lorenzo Paladini e Silvia Battaglio. Produzione BiancaTeatro. Auditorium Vallisa

Lo spettacolo è il secondo capitolo della Trilogia dell’identità. Creatura in continua metamorfosi, Orlando si modella a quell’idea di libertà che è strettamente connessa ai temi dell’identità e dell’appartenenza, nella sua natura luminosa si annida l’armoniosa convivenza del ‘maschile’ e del ‘femminile’, come energia unica e forza generatrice. Sognatrice, poetessa, refrattaria ai ruoli e alle definizioni, Orlando è un nobile e sensibile fanciullo inglese che attraversa l’esistenza dal 1600 per oltre tre secoli trasformandosi in una donna, facendo esperienza del mondo, dell’umano e dei cambiamenti, con la leggerezza dell’artista naif e la profondità dell’eroina romantica.


Laboratorio di ricerca-azione sul tema dell’identità. Centro ascolto famiglie Japigia Torre a Mare

Con il contributo dell'Assessorato alle Culture del Comune di Bari.

Grazie a Prinz Zaum, Auditorium Vallisa, Caf/Cap Japigia Torre a Mare, Festival delle Donne e dei Saperi di Genere, Donne in Cammino, Cabolo, gli amici, gli artisti, gli spettatori.